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Aggiornamento per tutti gli investitori
Il 31 dicembre 2021 è avvenuta la sospensione dei tassi LIBOR GBP, EUR, JPY e CHF. La sospensione del LIBOR USD è invece prevista per la fine di giugno 2023. Da tempo, LGIM aiuta i propri clienti e prepara i fondi alla transizione verso tassi alternativi privi di rischi in tutte le valute. Una strategia che ha portato al pieno superamento della transizione di mercato del dicembre 2021, fino all’attuale cambio di focus sulla transizione del mercato del dollaro statunitense.
Nel 2017, è stata lanciata un’iniziativa internazionale volta alla riforma dei tassi di interesse interbancari (“IBOR”) e allo sviluppo di alternative più solide. La decisione è stata presa sulla scia dello scandalo, ampiamente pubblicizzato, della manipolazione del LIBOR. Gli IBOR erano importanti, perché venivano spesso utilizzati in quanto parametri di riferimento o rendimento obiettivo per diversi fondi, oltre a costituire la base di vari strumenti e prodotti finanziari e potenzialmente altri accordi contrattuali non finanziari.
Le autorità di regolamentazione di tutto il mondo si sono confrontate con gli operatori di mercato, comprese banche e società di gestione, per valutare quale fosse il modo migliore di effettuare la transizione di mercato verso tassi di interesse alternativi privi di rischi (“risk free rates” o “RFR”). Legal & General ha partecipato a diversi gruppi di lavoro sul mercato guidati dalla Bank of England per contribuire a tutti gli aspetti della transizione dagli IBOR.
La transizione ha rappresentato un’importante sfida per il mercato, in particolare per le banche, i gestori patrimoniali e le imprese di servizi finanziari del settore. Le stime sugli importi delle attività correlate agli IBOR nei settori bancario e finanziario variano, ma puntano tutte a esposizioni in centinaia di migliaia di miliardi a livello globale. È stato necessario un impegno significativo da parte di tutti gli operatori di mercato per garantire una transizione senza difficoltà.
Cos’è successo?
Alle rispettive date di abbandono dei tassi, le banche partecipanti non sono più tenute a indicare le quotazioni per la determinazione del tasso d’interesse interbancario di Londra (LIBOR), sospendendo effettivamente il tasso. Di conseguenza, si stanno verificando dei movimenti sostanziali negli scambi a livello globale, con una transizione verso RFR alternativi.
Si tratta di una transizione perlopiù guidata dal mercato e determinata in particolar modo dagli sviluppi degli operatori di mercato, che sono stati spinti da diversi gruppi industriali. LGIM ha monitorato attentamente questi sviluppi e ha agito, ove opportuno, nell’interesse dei clienti. A livello globale, il Regno Unito ha fatto i maggiori passi in avanti in merito alla transizione. L’RFR alternativo, in sostituzione al LIBOR GBP, è il SONIA, ben sviluppato nel mercato dei derivati dalla riforma dell’aprile 2018 e successivamente anche nei mercati liquidi e dei prestiti.
Tuttavia, si sono evidenziate alcune dipendenze contrattuali che hanno reso più difficile la transizione. Di conseguenza, alla FCA sono stati conferiti poteri che le permettono di rendere obbligatorio l’uso di un tasso LIBOR “sintetico” nel mercato in determinate circostanze, ad esempio quando i contratti non possono essere aggiornati per fare riferimento a un RFR alternativo. Questi contratti vengono chiamati “Tough legacy”.
La FCA ha confermato il 1˚ febbraio 2022 che la pubblicazione di 24 scadenze LIBOR è terminata e le 6 scadenze più utilizzate per la sterlina e lo yen giapponese verranno pubblicate utilizzando una metodologia modificata per un uso in una serie di circostanze limitate.
Le scadenze LIBOR terminate sono:
- tutte le scadenze LIBOR del franco svizzero e dell’euro
- le scadenze LIBOR dello yen giapponese e della sterlina overnight/spot next, a 1 settimana, a 2 mesi e a 12 mesi.
- le scadenze LIBOR del dollaro statunitense a 1 settimana e a 2 mesi
I tassi LIBOR “sintetici” sono:
- versioni LIBOR della sterlina a 1 mese, a 3 mesi e a 6 mesi
- versioni LIBOR dello yen giapponese a 1 mese, a 3 mesi e a 6 mesi
Il LIBOR “sintetico” non dipende dalle quotazioni delle banche partecipanti e il suo uso non è consentito in nuovi contratti, da gennaio 2022. Dovrebbe essere utilizzato solo per il sostegno di riferimenti esistenti, escludendo derivati compensati e non è concepito in quanto sostituto per le transizioni attive, laddove è disponibile una transizione a RFR o “fallback”.
La FCA rivedrà nuovamente la pubblicazione e l’uso del LIBOR “sintetico” alla fine del 2022.
Transizione del LIBOR USD
Sono stati fatti passi in avanti anche al di là dell’oceano con l’ARRC, l’ente di transizione statunitense, che sta intraprendendo iniziative simili a quelle precedentemente osservate nel Regno Unito, per promuovere il tasso di finanziamento overnight garantito (SOFR) in quanto nuovo tasso di interesse alternativo al LIBOR USD. È uno sviluppo positivo degli sforzi di transizione globale e farà sì che il mercato sia pienamente preparato in vista dell’adempimento dei propri obblighi nel 2023.
ARRC_Press_Release_Term_SOFR.pdf (newyorkfed.org)
In che modo verranno condizionati gli investimenti presso di noi?
LGIM ha identificato e affrontato il problema dell’esposizione degli investimenti dei clienti agli IBOR in CHF, EUR e GBP costituendo una struttura di buon governo per la sua attività di transizione. Ha inoltre collaborato con la capogruppo Legal & General Group PLC, che ha costituito una struttura di buon governo robusta e completa, con una funzione di controllo del coordinamento centrale, sostenuta da un’esecuzione a livello divisionale.
Questo ci ha permesso di condividere la gestione di progetti e le competenze legali, per garantire un canale di transizione efficiente e controllato. Mentre il mercato si focalizza sulla transizione del LIBOR USD, LGIM, continuerà, insieme a L&G, a sostenere le esigenze del mercato in merito alla transizione.
Quali sono i rischi?
L’FCA non ha cambiato parere: gli operatori di mercato non dovrebbero dipendere dal LIBOR dopo la sua cessazione. La transizione comporta un percorso a doppio senso: (i) la creazione di nuovi prodotti, e (ii) la modifica di prodotti esistenti che fanno riferimento agli IBOR. L’impatto è anche su prodotti di diverse giurisdizioni che effettuano la transizione verso tassi alternativi diversi in momenti diversi.
I rischi sono quindi associati a:
- Il trasferimento del valore economico durante la transizione da IBOR a RFR
- Le modifiche del processo operativo
- Le modifiche degli accordi legali
- I rischi di liquidità dovuti all’abbandono degli strumenti IBOR e alla sostituzione con strumenti RFR alternativi
LGIM ha sempre sostenuto un approccio focalizzato innanzitutto sulla transizione, di conseguenza siamo riusciti a ridurre in modo significativo i rischi relativi al LIBOR all’interno della nostra attività. Questo ci ha permesso di preparare la nostra attività in modo efficiente in vista della sospensione dei tassi LIBOR e di limitare ulteriormente i rischi sopra indicati associati alla transizione.
Devo fare qualcosa?
Al momento, non è necessario che gli investitori intervengano in alcun modo relativamente agli investimenti con LGIM. Vi contatteremo in merito ai vostri investimenti se opportuno, quindi fate attenzione a eventuali comunicazioni inviate da noi in merito. Tuttavia, nel caso vi fossero potenziali ripercussioni di diverso tipo dovuto alla transizione, vi consigliamo di cercare un’opportuna consulenza legale e linee guida pertinenti. Potete inoltre contattare il vostro rappresentante LGIM, qualora decidiate di esaminare più nel dettaglio questa modifica normativa e il suo potenziale impatto sui vostri investimenti.
È possibile trovare ulteriori informazioni qui:
https://www.bankofengland.co.uk/markets/transition-to-sterling-risk-free-rates-from-libor (link esterno)
Cosa sono gli IBOR?
Gli IBOR (tassi di interesse interbancari) sono indici di riferimento finanziari che mostrano i tassi medi ai quali le grandi banche possono contrarre prestiti nel mercato interbancario. Sono tassi prospettici non garantiti e variano da overnight (a brevissima scadenza) a 12 mesi.
Gli IBOR svolgono inoltre la funzione di tassi di riferimento per migliaia di miliardi di dollari in esposizione nozionale ai derivati, ad esempio swap su tassi di interesse, e migliaia di miliardi di dollari in obbligazioni, prestiti, mutui, cartolarizzazioni e depositi tra operatori di mercato istituzionali, societari e al dettaglio.
Gli IBOR esistono in diverse valute. Ad esempio il LIBOR GBP è il tasso al quale le banche del Regno Unito possono contrarre prestiti l’una dall’altra in sterline e il LIBOR USD è il tasso al quale le banche possono contrarre prestiti l’una dall’altra in dollari statunitensi.
Quali sono le alternative agli IBOR?
Tassi di interesse alternativi privi di rischi (“RFR”) sono stati costituiti nelle diverse giurisdizioni degli IBOR. Nel Regno Unito, la Bank of England ha raccomandato l’uso del SONIA (Indice medio overnight in sterline) riformato come parametro di riferimento privo di rischi e ne ha promosso l’adozione come alternativa al LIBOR GBP.
Gli RFR alternativi sono pensati per essere più solidi e rappresentativi. Oltre agli scandali delle manipolazioni, il numero di operazioni alla base dei tassi stabiliti dagli IBOR è andato diminuendo; come conseguenza delle riforme successive alla crisi post-finanziaria, ora le banche spesso preferiscono prestiti garantiti tramite depositi, pronti contro termine e obbligazioni. Ciò significa che gli IBOR non rispecchiano più in modo veritiero i mercati che dovrebbero rappresentare.
Cosa sono i “fallback” e il Protocollo ISDA?
L’Associazione internazionale su swap e derivati (International Swaps and Derivatives Association,“ISDA”) si è impegnata a istituire clausole di sostituzione (clausole di fallback) per i riferimenti IBOR nei contratti di scambio, definite The ISDA 2020 IBOR Fallbacks Protocol (“Protocollo ISDA”).
L’ISDA è un’organizzazione che facilita e stabilisce standard di mercato per gli scambi di derivati finanziari, di solito negoziati ai sensi degli Accordi quadro standardizzati dell’ISDA. Questi strumenti vengono spesso scambiati utilizzando tassi IBOR. Sebbene il ruolo principale dell’ISDA sia quello di fare da cassa di risonanza globale per le transazioni di derivati, vista la sua presenza mondiale e l’influenza sui mercati finanziari, l’ISDA ha, in alcune occasioni, creato protocolli per tutto il settore, che hanno una portata maggiore rispetto ai derivati e agli accordi quadro di competenza dell’ISDA. In vista di tale obiettivo, nell’ottobre 2020 l’ISDA ha pubblicato il Protocollo ISDA, allo scopo di modificare i termini di una vasta gamma di accordi di scambio standard dei mercati, come gli Accordi quadro dell’ISDA, gli Accordi quadro globali sui pronti contro termine, gli Accordi quadro globali sul prestito titoli e gli Accordi quadro internazionali sui cambi, tra gli altri, al fine di garantire che quando viene abbandonato un IBOR in modo permanente, o quando un IBOR non viene più ritenuto rappresentativo, vi sia un tasso alternativo che permetta il proseguimento del relativo scambio e/o offerta commerciale legati all’IBOR.
I tassi alternativi (fallback) sono stati determinati consultando i mercati e vengono ora pubblicati in quanto RFR nella valuta selezionata + uno spread che assicuri un trasferimento di valore minimo all’abbandono di ciascun IBOR rilevante.
Ulteriori informazioni sul Protocollo e la sua portata ampliata sono disponibili qui:
ISDA 2020 IBOR Fallbacks Protocol – International Swaps and Derivatives Association
LGIM, in qualità di agente, ha aderito al Protocollo, anche per conto dei Clienti che ne hanno dato autorizzazione.
Qual è il ruolo di LGIM nella transizione?
Dal 2017, LGIM, insieme alla nostra capogruppo Legal & General, si è impegnata nella transizione del mercato del Regno Unito a vari livelli, insieme alla Bank of England e alcune tra le principali organizzazioni di settore, compresa l’Investment Association. Grazie a questi scambi e al nostro impegno con controparti e clienti, siamo stati in grado di organizzare la transizione dagli IBOR prima della scadenza del dicembre 2021, continuando a monitorare gli sviluppi dei mercati, per garantire che la nostra attività continui a soddisfare le aspettative dei nostri clienti, conformemente alle disposizioni delle autorità di regolamentazione.